L’installazione delle piscine in legno spesso portano a dubbi riguardanti la resistenza e la durabilità del materiale in questione. Esteticamente eleganti e molto apprezzate, questa tipologia di piscina può non essere sempre considerata come meriterebbe. per questo abbiamo pensato di stilare una serie di domande e risposte per potervi fornire ogni chiarimento utile. Buona lettura.
Moltissime persone oggi giorno cercano per la propria casa una piscina da poter installare in giardino oppure in terrazza. Le piscine in legno sono le più gettonate poiché sono semplici da realizzare e hanno una durabilità nel tempo non indifferente, offerta tra l’altro a prezzi modici. La bellezza e l’eleganza delle piscine in legno sono un’altra componente che rende questi accessori molto apprezzati. Il legno è un materiale compatto e se trattato adeguatamente resistente anche contro moltissimi agenti atmosferici. Scegliere il legno significa regalare alla nostra piscina un aspetto decisamente più naturale a tutto l’ambiente che circonda la nostra casa. Le piscine in legno sono caratterizzate dal vantaggio di essere fra le meno costose sul mercato e dal fatto che per poterle installare in casa non occorrono licenze o permessi speciali, qualsiasi sia la forma e la dimensione.
Nella scelta del materiale e più precisamente del tipo di legno, consideriamo tutti i tipi di legno disponibili per la realizzazione della nostra piscina e di conseguenza i vantaggi di ognuno di essi.
Uno di questi è il Teak, molto apprezzato, duraturo nel tempo e particolare in quanto naturalmente fatto di una speciale resina che protegge la piscina dall’umidità. Un elemento questo utilissimo a chi ha la propria piscina allo scoperto. Il Teak viene fra l’altro utilizzato moltissimo nel settore nautico proprio per questa sua particolare resistenza all’acqua. Al teak possiamo scegliere anche il legno di pino nordico che rappresenta un’ottima combinazione fra l’investimento economico che andremo a fare e la resistenza del materiale che comunque è da considerarsi buono per quanto riguarda l’attacco da parte dei parassiti e delle muffe.
In alternativa potreste scegliere l’Ipe che si configura come il legno maggiormente compatto e duro. L’ipe è il legno definito molto simile al cemento. Ha una durata nel tempo incredibile ed ha un’estetica che fa invidia a moltissimi. Esiste poi anche l’abete da poter scegliere come legno per la nostra piscina, il quale però sarebbe meglio non usare per realizzare la pavimentazione della piscina. L’abete è più indicato per i rivestimenti laterali della piscina, La manutenzione che richiede una piscina di legno di abete è minima: si traduce semplicemente in un trattamento periodico di smalto che ne protegge il rivestimento dai raggi solari e dall’umidità. Se non avete problemi di sole sempre presente nella vostra zona outdoor, potete pensare anche al legno di larice, molto utilizzato nelle pavimentazioni esterne e laddove si rischia una prolungata esposizione al sole. Il legno di larice tende a diventare scuro quando è esposto massicciamente ai raggi UV. Tuttavia se utilizzati frequentemente degli oli per trattarli al meglio ecco che il legno vivo mantiene il proprio colore.
La copertura per la piscina in legno è un accessorio utile ed indispensabile sia d’estate che d’inverno. Moltissime persone credono che la piscina non vada coperta durante la stagione calda e che vada solo utilizzata ma coprendola anche dopo ogni utilizzo la piscina è protetta da fogliame e sporcizia. Inoltre se prendiamo l’abitudine di coprire la piscina con una certa regolarità possiamo proteggerci anche dai raggi UV che diminuiscono la durabilità del materiale e rendono la piscina più calda. Una minore dispersione termica permessa dalla copertura ed un’evaporazione tenuta a bada ci permetterà inoltre di non dover riempire la piscina di volta in volta.
Durante l’inverno invece la copertura è essenziale per poter proteggere la piscina dal gelo e dalle bassissime temperature. Se la vasca non è riscaldata ed è esposta all’ambiente esterno, la copertura è importante anche per evitare e limitare la proliferazione batterica e le alghe.
Quando si parla di piscina in legno si pensa ad una piscina che viene costruita per intero in questo materiale: in realtà invece la struttura della vasca è quasi sempre in acciaio e il rivestimento in legno. La finitura in legno è dura e resistente e ottima per fronteggiare i cambiamenti atmosferici nonostante ciò che si può pensare. Possiamo usare il legno sia per le finiture in legno di piscine fuori terra che per piscine in legno interrate. Sicuramente donano tutte uno stile unico ed elegante e in più non portano tutte le problematiche legate alle licenze ed ai permessi che possiamo andare a fronteggiare per le piscine grandi in cemento. La piscina in legno la si dovrebbe scegliere anche perché è semplice da abbinare ad un qualsiasi arredamento e ambiente naturale esterno. Se pensiamo sia poco sicuro in realtà bisogna stare tranquilli in quanto il legno viene regolarmente trattato.
Ci sono degli elementi che vanno ad incidere bene sul prezzo finale e quindi sulla totalità del costo della nostra piscina. In genere una buona parte è data dalla dimensione e quindi dalla grandezza dei rivestimenti e dai pannelli di legno. Se però ci aggiungiamo il sistema di filtrazione, questo prende già una buona parte, di circa il 30-40% del costo finale. Skimmer oppure filtro a sfioro in ogni caso il prezzo varia molto anche in base a questo. Le opere edilizie per fortuna non ci sono ma se consideriamo di voler interrare la piscina almeno una scavatura se pur piccola dobbiamo farla. Consideriamo che le licenze ed i permessi hanno un costo che qui abbatteremo, ma la scavatura al terreno avrà una piccola incidenza. Ci sono dei luoghi particolari con terreni un po’ complicati che potrebbero renderci il lavoro un pochettino difficoltoso ma comunque sempre possibile. C’è comunque da specificare che il lavoro con questi terreni è un po’ più costoso poiché richiedono tempo. Oltre alle dimensioni e al numero di pannelli, dobbiamo considerare anche la profondità della piscina e quindi l’altezza dei pannelli. Naturalmente maggiore è la profondità, maggiore sarà la scavatura e il tempo di lavoro.
Le forme invece non fanno variare il prezzo e per fortuna abbiamo la possibilità di scegliere piscine rettangolari, tonde oppure quadrate senza alcun problema sul costo finale.
Anche la piscina in legno comporta dei costi in termini di consumo dell’acqua. In primis c’è da considerare l’acqua e il quantitativo in metri cubi che preleviamo da un acquedotto per poter riempire la vasca da bagno. Occorre aggiungere anche l’acqua che ci servirà per la pulizia della piscina e degli elementi che lo vanno a pulire compresa quella che ci servirà per il controlavaggio del filtro ogni due settimane circa. Se utilizziamo una copertura assiduamente sia d’estate che di inverno, possiamo anche non effettuare il cambio dell’acqua in vasca all’inizio di ogni stagione e al contrario verificare esclusivamente la condizione dell’acqua per poi procedere alla pulizia con lo skimmer e gli altri agenti di trattamento. In questo modo risparmieremmo un bel po’ di soldi e di tempo. Naturalmente il costo dell’acqua varia a seconda della zona dove andiamo a sistemarci ed ogni acquedotto ha il proprio prezzo. Tuttavia una vasca se ben trattata non ha dei prezzi annuali molto alti: si parlerà di qualche decina di euro in più su un totale di due bollette annuali al massimo.
Prima di acquistare qualsiasi piscina in legno, è bene considerare la posizione della piscina stessa. Oggi giorno non ci sono limiti posti a priori: la piscina in legno a differenza di molte altre può andare davvero ovunque: in terrazza, in giardino e di qualsiasi dimensione la si vuole realizzare. Nella scelta del posto, è bene valutare la zona che dovrebbe essere esposta al sole e comunque non troppo vicina al fogliame e agli alberi che possono fare ombra e sporcarsi. Dopo aver valutato queste piccolezze, bisogna definire la dimensione e la forma della piscina. Per la forma avrete sicuramente il massimo della libertà poiché non cambia molto la situazione, ma per la dimensione avrete sicuramente bisogno di valutare lo spazio a vostra disposizione e a valutare le esigenze della famiglia. In base alle dimensioni e alla forma avrete anche da valutare l’impianto di filtrazione e il consumo dei prodotti chimici che farete all’interno della piscina. Se intendete utilizzare spesso la piscina e nuotarvi all’interno, l’ideale è prediligere una forma rettangolare che è più facile da mantenere in un angolo della piscina.
Una piscina in legno deve essere sempre comoda e confortevole per mantenere alta la sua prestazione. Naturalmente l’importante è che vi sia un rapporto di proporzione con la statura dei proprietari e che l’acqua nella parte bassa e nella zona più profonda della piscina siano abbastanza piene d’acqua da poter contenere la maggior parte delle stature delle persone. In genere nella zona bassa si prediligono intorno ai 120 cm mentre nella zona alta e profonda 180 cm di acqua. Se state poi pensando a cosa possa essere meglio fra la profondità variabile e la tramoggia sappiate che la tramoggia è meno costosa e vi evita di creare pannelli più alti. la tramoggia inoltre permette di non eccedere nel volume dell’acqua.
I pulitori per le piscine possono essere manuali ed automatici. Sono indispensabili per alcuni, soprattutto per chi non ha molto tempo, al fine di mantenere sempre la piscina pulita ed igienizzata. Esistono naturalmente pro e contro dei vari sistemi di pulizia presenti sul mercato: alcuni funzionano in un modo, altri seguono altre regole. In linea generica tutti funzionano e comunque si basano sulle esigenze di ognuno di noi. Il pulitore manuale per esempio funziona esattamente come fosse un aspirapolvere. Si collega un tubo di aspirazione del pulitore a quello di aspirazione della piscina e ne si aspirano i residui di sporcizia. Naturalmente si differenza dal pulitore automatico poiché richiede l’ausilio fisico della persona che ne muove il bocchettone.
I pulitori automatici sono un altro genere di pulitore che però sono elettronici e sono creati apposta per essere sostituiti alla funzione manuale della persona. Si tratta di robot incredibilmente efficienti e sostenibili e si differenziano fra quelli idraulici a pressione e quelli elettronici. Il pulitore a pressione richiede comunque l’aggiunta di un bocchettone in più per pulire la piscina e sono efficienti per la pressione dell’acqua che va a pulire. Il pulitore a pressione ha una durata lunga in termini di tempo ma d’altro canto sono complessi nel meccanismo e consumano molto a livello energetico. Una differenza sostanziale questa con i pulitori ad aspirazione che il consumo energetico lo prendono dalla pompa di filtraggio.
In effetti il bisogno deve essere espresso dalla singola persona che sa quali esigenze ha. La manutenzione e le modalità di funzionamento sono maggiormente impegnative per quanto riguarda il pulitore ad aspirazione, mentre quello elettronico è vero che è più costoso ma è anche più autonomo e indipendente. I robot elettronici minimizzano lo spreco di tempo e fanno si che lo sforzo e l’impegno sia unicamente nell’investimento, mentre ogni giorno la pulizia è completamente automatizzata dal robot. Inoltre la stessa manutenzione sull’acqua verrà notevolmente ridotta perché una piscina più pulita ha di conseguenza meno bisogno di essere cambiata nel contenuto di acqua.
Nel momento in cui acquistiamo la piscina in legno, avremo a disposizione un kit di consegna che comprende la struttura della piscina completa di pannelli esterni e una struttura interna. Nel caso sia la struttura interna realizzata in altro materiale come ad esempio la pietra o l’acciaio riceveremo anche quella compreso nel kit. Avremo inoltre il liner e le membrane di rivestimento con trattamento incluso anti UV e anti alghe. Alcuni set fra l’altro comprendono anche la pompa e la scaletta, il sistema di filtraggio e gli ugelli di uscita ABS. Gli optional che dipendono essenzialmente dal tipo di piscina che andremo a scegliere saranno ilo kit di pulizia che comprende il retino, l’asta telescopica, la spazzola e il kit di analisi dell’acqua ed il termometro. Verrà inoltre fornito un manuale di installazione, un nastro in teflon e uno in silicone.
Come sappiamo, la buona manutenzione della piscina è alla base della sua durata nel tempo e dell’esperienza che andremo a vivere in piscina anche a livello igienico. E’ importante quindi mantenere l’analisi dell’acqua sempre sotto controllo almeno una volta alla settimana. Per questo è bene usare il kit per il PH e verificare che questo abbia sempre un livello compreso fra i 7,2 e i 7, 6 . Sintomi di una piscina con un PH basso sono l’irritazione delle mucose, l’odore poco gradevole emanato dall’acqua, riflessi e tinteggiamenti che fanno sembrare l’acqua sporca e la corrosione delle parti metalliche presenti in piscina. E’ quindi altrettanto fondamentale mantenere in piscina dei trattamenti speciali settimanali contro la formazione batterica, utilizzando dei battericidi e una disinfezione periodica con bromo oppure ossigeno attivo. Contro le alghe e la formazione delle stesse è bene effettuare ogni due settimane circa un trattamento anti alghe e pulire il filtro regolarmente rabboccando l’acqua almeno per un terzo della sua capienza con acqua pulita.
Durante la stagione fredda è bene mantenere attenzione per la piscina onde evitare che si creino problemi alla struttura e all’acqua per quando andremo a scoprirla durante l’estate. Durante l’inverno la piscina va coperta e di tanto in tanto evitare l’accumulo delle alghe e dei depositi utilizzando i prodotti appositi. E’ bene rimuovere la scaletta e metterla da parte per non farla arrugginire e assicurarsi sempre che l’acqua non si infiltri all’interno della vasca. Smontate la piscina nelle varie componenti che non servono e tenete cura di tenerla ben coperta durante i mesi più freddi. Utilizzate sempre il cloro almeno ogni dieci giorni e al momento della scopertura d’estate, rimboccate l’acqua pulita almeno per la metà della piscina.
Ci sono degli accessori da considerarsi fondamentali nel momento in cui acquistiamo una piscina. Gli accessori rendono la piscina funzionale e comunque dipendono sempre dalle esigenze di ognuno di noi. Le scalette di ingresso e di uscita sono da considerarsi importanti perché permettono di uscire ed entrare senza scivolare dal bordo piscina. Skimmer e filtri sono importantissimi ed indispensabili per mantenere la piscina pulita. E poi ci sono gli optional che servono a seconda della persona: idromassaggi, faretti e centraline che si definiscono insieme al progettista o a chi ne capisce qualcosa di più. Anche questi elementi comunque vanno a condizionare il costo finale della piscina e quindi possono essere aggiunte anche dopo aver installato la piscina.
Le piscine in legno vanno tenute sotto controllo e trattate nei pannelli per evitare che la pressione dell’acqua le deformi e che parassiti e termiti vadano a corrodere il materiale. Il legno senza trattamento potrebbe nel tempo gonfiarsi poiché è un materiale vivo: possono crearsi delle spaccature e delle piccole crepe per questo far si che si crei un vero e proprio disastro. Verranno sicuramente date in dotazione delle travi centrali ed inferiori per non consentire la deformazione sotto pressione dell’acqua ma la nostra mano che effettua periodicamente il trattamento è comunque fondamentale. Contro gli insetti e i funghi, le travi non potrebbero nulla. Quindi via libera a smalti, trattamenti anti parassitari e anti alghe che riusciranno anche a mantenere vivo il colore del legno evitando la formazione di anti estetiche parti verdi. idealmente sarebbe opportuno effettuare i trattamenti ogni 10 giorni d’estate e una volta o due volte al mese durante l’inverno.